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Famiglie, tra bisogni e cambiamenti nell'emergenza Covid - 19

Aprile 2020

Il “ponte” degli operatori sociali per continuare ad accompagnare verso l’autonomia, mettendo in campo nuove modalità di rapporto con le persone

 

La Cooperativa Questa Generazione lavora da tempo con famiglie e minori, rivolgendo alla comunità servizi e consulenze che mirano sempre allo sviluppo di competenze, per far sì che chi viene seguito  possa, coi i proprio tempi, acquisire capacità che aumentino l’autonomia nella gestione delle  difficoltà, in parte o del tutto dipende da molte circostanze, ciò che conta riteniamo da sempre che sia il cambiamento che si riesce a generare all’interno del proprio percorso di vita.

Ebbene oggi portare avanti questa visione del lavoro sociale mette alla prova le figure professionali che operano nel sociale: educatori, psicologi, operatori scolastici sono tutti  chiamati a proporre nuove modalità di rapporto con le persone, proprio per garantire che il legame educativo, di supporto e di fiducia, costruito con sforzi e pazienza assieme, non si perda.

 

In Cooperativa l’impatto più forte è stato sicuramente sui nidi, la chiusura totale dei servizi ha sicuramente messo un limite considerevole alla relazione coi bambini e con le loro famiglie. Tuttavia attraverso i contatti on-line, non è stato difficile per i nostri educatori proporre alle famiglie attività e giochi da fare a casa. Resta il senso di impotenza generato dal  fatto che ben sappiamo che le famiglie  devono spesso ora badare in completa autonomia ai piccoli senza poter beneficiare più come prima dell’aiuto dei nonni e delle baby sitter; non che non sia possibile, ma le possibilità sono ridotte.

Per provare ad agevolare almeno la conoscenza dei diversi provvedimenti che stato e regione stanno predisponendo per le famiglie, stiamo collaborando con le amministrazioni in cui sono presenti I nostri nidi (Cermenate e Colverde), studiando con loro modi di inviare alle famiglie sintesi delle misure previste. Questo ci consente di ricevere domande, scambiare opinioni e sapere come stanno, mantenendo un contatto minimo. Abbiamo modo di capire in parte come vivono alcune famiglie la situazione attuale: ne esce un panorama variegato, dove tutti si arrangiano come possono a seconda delle possibilità abitative. I genitori cercano di impiegare e organizzare il tempo proprio e dei bambini, scoprendosi a volte capaci di ideare attività e giochi di cui non avevano consapevolezza. Abbiamo anche visibilità di famiglie dove purtroppo vi sono persone ammalate e qui le difficoltà sicuramente aumentano. Fortunatamente un grande aiuto alle famiglie arriva dai Comuni, che stanno spesso andando ben oltre il loro ruolo istituzionale, per cercare di risolvere problemi e rispondere ai bisogni.

 

Anche i nostri interventi a scuola si sono dovuti fermare. In questo periodo dell’anno ci occupiamo principalmente di percorsi di insegnamento della lingua italiana ai bambini, presso le scuole primarie e secondarie di primo grado di Como e dei comuni dell’Azienda Tecum di Mariano Comense. Le nostre equipe di operatori stanno studiando modalità di lavoro online, rivolte a quegli studenti per cui la conoscenza della lingua italiana è molto agevolata dalla presenza a scuola, poiché in famiglia, per motivi diversi, non vi sono le condizioni. Sicuramente sono presenti difficoltà che in questo momento riguardano un po’ tutti: la presenza di pc o tablet a casa e di connessioni efficienti, la necessità di usare le tecnologie per più componenti della famiglia, le competenze carenti  di chi è presente a casa nell'agevolare i bambini quando non riescono a utilizzare gli strumenti. Vediamo che la scuola sta offrendo prova di grande energia in questo senso: vi sono istituti comprensivi, dirigenti ed insegnanti che stanno smuovendo risorse per garantire a più studenti possibili accesso alle tecnologie necessarie.

 

Vi sono poi gli ambiti di lavoro che riguardano le persone, le famiglie, i minori dove stiamo  completamente ridefinendo il nostro lavoro. Si pensi ai minori che vengono seguiti usualmente  a casa da un educatore per difficoltà scolastiche, di relazione o presenza di conflittualità tra i genitori; minori e genitori che seguiamo durante il procedimento di divorzio o separazione; adulti in consulenza presso il nostro centro “Nuove Parole” con difficoltà a livello psicologico e psichiatrico. In tutte queste situazioni la necessità di mantenere il rapporto, pur non potendosi incontrare di persona, è al contempo più importante e più complessa.

Siamo testimoni in questa fase di minori che vivono in situazioni abitative molto felici e ricche di potenzialità (ampi spazi, giardino, cortile privato) altre meno. Siamo testimoni di genitori che riescono a mantenere entrate sufficienti per le necessità familiari e famiglie che versavano già in difficoltà e che ora sono messe a dura prova.

Vi sono legami, anche all’interno dei gruppi familiari, interrotti di netto, si pensi al padre o alla madre che avevano diritto di vedere i figli e che ora non possono più farlo, se non in video chiamata.

Osserviamo nelle persone che seguiamo in consulenza psicologica una profonda difficoltà nel misurarsi ogni giorno con le proprie ansie e paure senza potersi concedere lo stacco che una passeggiata all’aria aperta o una semplice attività sociale potevano comportare.

Stiamo quindi sperimentando strumenti di lavoro e obiettivi diversi: si lavora sullo sviluppo di competenze nel convivere con la frustrazione e l’attesa, provando a evitare che le persone, private di occasioni di confronto e stimolo, si fermino nel loro lavoro di ricerca di capacità di affrontare i problemi  che la vita pone.

Se guardiamo avanti vi sono sicuramente molti ostacoli, ma in fondo l’operatore sociale cos’è se non un ponte tra la difficoltà delle persone e le risorse che possono aiutare a superarle? Non ci resta che augurarci buon lavoro e fare del nostro meglio per continuare a essere disponibili e pronti a sostenere il cambiamento, quando arriva.

 

Claudia Menoni, direttore cooperativa Questa Generazione ACLI COMO