ACLI: Si è conclusa la stagione dei Congressi

Marzo 2021

Le ACLI sono un’Associazione che vede nei momenti congressuali il suo massimo livello di democrazia, di confronto e di verifica per tracciare le linee d’impegno sociale nella prospettiva futura. Un passaggio delicato e allo stesso tempo intenso, un tempo in cui ci si confronta, ci si parla, ci si contrappone anche, perché le ACLI sono passione, relazione e socialità. Purtroppo causa la pandemia in atto, si è svolta una fase congressuale anomala negli scorsi mesi. Una condizione che ci ha visto costretti a celebrare congressi a distanza: mai avremmo voluto si svolgessero con queste modalità perché avevamo - e abbiamo - la convinzione che sarebbe mancata la vicinanza, la sapienza del confronto, la mediazione delle differenze. Insieme a molte altre provincie Acliste abbiamo provato in ogni modo a far valere queste ragioni, ma i congressi sono comunque stati celebrati.

Il congresso Regionale lombardo si è svolto lo scorso 30 gennaio. La maggioranza delle province della Lombardia, tranne Milano, Varese e Mantova, hanno mantenuto fede alla convocazione del congresso ma con l’amara sorpresa dell’assenza di queste province e dello stesso presidente regionale uscente. Sottrarsi al confronto è un fatto inedito nella storia dell’associazione ma il dibattito è stato comunque interessante anche se purtroppo parziale. E’ stato eletto il nuovo Consiglio Regionale ed il nuovo Presidente Martino Troncatti. Alla sua squadra- tra cui il nostro Franco Fragolino eletto Vice-Presidente Vicario - il compito di ripartire con le linee che ha voluto subito indicare: “Valorizzare la presenza delle ACLI sul territorio a favore delle comunità e delle famiglie. La sfida che ci attende, anche in questo tempo complesso segnato dalla pandemia, è importante e rappresenta un monito ad agire con responsabilità per il bene delle tante persone che stanno attraversando momenti di fragilità. Ancora una volta le ACLI hanno un grande compito e noi cercheremo di fare del nostro meglio per realizzarlo.” “Il nostro mandato terrà al centro l’attenzione al volontariato, al welfare, alla salute e alla formazione – sottolinea Troncatti – per avviare un progetto di ripensamento del modello della presenza Aclista sul territorio lombardo, ispirandosi alla centralità della persona, del suo valore, della sua libertà così come presenti nel pensiero del personalismo cristiano.”

Il Congresso Nazionale si svolto invece nella seconda sessione (la prima è stata poco prima di Natale 2020) il 20 febbraio - giornata mondiale della giustizia sociale - con modalità a distanza come già detto. Ha visto la partecipazione di 542 accreditati delle province italiane. Un numero elevato di partecipanti chiamati a votare sia il presidente nazionale, sia il consiglio nazionale e gli altri organi statutari. Un dibattito non sempre nitido nelle connessioni, una votazione asettica, in solitudine, che comunque ha dato il suo responso: un nuovo presidente, Emiliano Manfredonia, e un nuovo gruppo dirigente.

Abbiamo apprezzato la relazione del Presidente uscente Roberto Rossini. Una relazione politica e progettuale in cui si è posto al servizio dell’Associazione con grande intelligenza, impegno e passione sociale. In lui ci siamo riconosciuti e nell’azione sociale che ha rappresentato la sua presidenza, abbiamo trovato assonanza con il nostro sentire.

Al nuovo Presidente Manfredonia gli auguri di buon lavoro. Abbiamo trovato spunti interessanti nella presentazione della sua candidatura. Ci aspettiamo ora che prevalga la voglia  di contenuti e di azioni reali e concrete perché il tempo che siamo chiamati a vivere è un tempo straordinario e straordinarie devono essere le forze da mettere in campo. Ci aspettiamo che vengano messe da parte le divisioni di questi ultimi mesi per ritornare a lavorare insieme per una società più umana e giusta. A giugno ci sarà la sessione conclusiva del congresso Nazionale che dovrà definire le nostre idee per il futuro.

Luisa Seveso, Consigliere Nazionale ACLI