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Emergenza Freddo: non di solo pane...

Dicembre 2020

Anche quest’anno, per iniziativa di diverse associazioni aderenti alla Rete dei Servizi per la Grave Marginalità, è tornato operativo il progetto “Emergenza Freddo” che offrirà nel periodo invernale (le notti dal 29.11.20-31.03.21) un ricovero notturno per le persone senza dimora.

 

Due strutture sono state messe a disposizione a Como: la prima presso la Parrocchia di San Rocco e la seconda negli ex-alloggi della stazione dei carabinieri di Via Borgovico concessi in uso dall’Amministrazione Provinciale. 

Queste nuove strutture sono la risposta della città alla necessità di lasciare, per esigenze della proprietà, la storica struttura di Via Sirtori a Como, che per anni ha accolto moltissime persone nel periodo invernale.

Possiamo dire che quest’anno Como abbia fatto un passo avanti.

Ma sono i tempi di ricerca delle soluzioni e l’incertezza di quello che ci aspetta, che ci impongono una doverosa quanto necessaria riflessione.

E’ da oltre un anno che con l’amministrazione comunale è aperto un dialogo con a tema la “povertà”. Non serve solo la necessità “materiale” di un tetto e di una coperta, che è assoluta per ogni individuo, ma occorre anche, e soprattutto, una progettazione più generale di accompagnamento delle persone “nullatenenti”.

A questo proposito è certamente importante segnalare che nelle scorse settimane, su sollecitazione del nostro vescovo Oscar, è stata raggiunta un’intesa di massima tra la nostra diocesi di Como e le Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, proprietarie di una struttura in Via San Luigi Guanella a Como.

I prossimi mesi diranno qualcosa in più sul progetto in questa struttura che, nelle intenzioni di coloro che la stanno avviando, è destinata ad essere non solo il luogo dell’accoglienza e del sorriso, ma anche uno spazio dove differenziare le attività in aiuto alle fragilità.

Come detto da un protagonista, “questa realtà è offerta alla città come tema di approfondimento e di stimolo per uscire dal guado dell’immobilismo”.

Sono d’accordo che si debba cambiare passo e mi auguro che altre iniziative si aggiungano a questa.

Anche quest’anno il progetto “Emergenza Freddo” è reso possibile grazie alla presenza di tanti volontari, che, a rotazione, presidieranno la struttura negli orari di apertura. In base alle disponibilità comunicate dai volontari ai responsabili, è stato stilato il calendario delle presenze 2020/2021, nei turni serali (dalle 19,30 alle 22,30) e/o notturni (dalle 19,30 alle 07,00).

E le nostre Acli? Come Presidenza Acli abbiamo pensato che, come già accaduto negli anni passati, si potesse riproporre la nostra partecipazione al progetto; abbiamo raccolto la disponibilità di aclisti, che con entusiasmo condivideranno questa forte esperienza, relazionandosi con tante persone, italiane e straniere, uomini e donne, che vivono una fase critica della loro vita piena di stenti e di grave difficoltà.

Sicuramente sarà una bella occasione:

  • per vincere alcune nostre paure, che nascono dalla diffidenza, che talvolta ci spinge a guardare l’altro come un avversario, quasi un nemico.
  • per costruire rapporti sinceri, riconoscere volti e ricordare nomi, per accogliere ogni persona, all’ingresso al dormitorio, oltre che con un sorriso, anche con il proprio nome. Certamente questo fa la differenza.

Ognuno di noi, nella sua quotidianità, ha modo di incrociare queste persone; nel rientro a casa dopo una giornata di studio e/o lavoro, sulle panchine, sui gradini di luoghi pubblici, fuori dai negozi ed ai semafori, spesso, con una richiesta di elemosina.

Accoglierli la sera presso le due strutture permette di instaurare con loro una relazione, di dare un nome e una storia ad un volto, di riconoscerli come nostri fratelli.

Fausto Ronchetti, Consigliere Provinciale ACLI COMO