Mamete: spazio inclusivo nel parco del Circolo ACLI Cascina Amata di Cantù
Aprile 2021
Il progetto MAMETE ha trasformato l’area del parco giochi del Circolo in uno spazio inclusivo dove le diversità sono ricchezza.
Il circolo ACLI di Cascina Amata di Cantù opera da trent’anni sul territorio Canturino organizzando manifestazioni, eventi culturali e di intrattenimento. Gestisce, sin dalla sua nascita, in convenzione con il Comune di Cantù, la parte ricreativa del Centro Sportivo della frazione di Cascina Amata. Per anni sono stati realizzate attività di intrattenimento per tutte le età. L’offerta della nostra organizzazione raggiunge i più anziani, che si dilettano nei tornei a carte oltre che durante le serate danzanti di liscio, le famiglie e i bambini, che partecipano a laboratori tematici, spettacoli e attività di intrattenimento e infine i giovani, che apprezzano le nostre serate “disco”.
Dal 2017, con un cambio di direttivo e Presidenza, si è voluto dare un’impronta un po’ diversa e fissare un obiettivo istituzionale ben preciso. Ci si è focalizzati perciò sulle tematiche legate alla disabilità, all’inclusione ed alla necessità di sensibilizzare la comunità e l’amministrazione cittadina sull’importanza dell’abbattimento delle barriere architettoniche, per rendere gli spazi comuni fruibili a tutti, consentendo l’interazione e l’integrazione di normodotati e diversamente abili.
Nasce così l’idea del progetto MAMETE volto alla trasformazione del parco giochi presente nell’area gestita, in un parco inclusivo dove TUTTI i bambini possano giocare insieme e condividere gli stessi spazi, conoscere la diversità attraverso il gioco e trasformandola in normalità.
E’ nostro pensiero comune che l’educazione dei più piccoli all’integrazione sia il metodo migliore per arrivare ad una società del domani più aperta e disponibile alle necessità di chi è più fragile. Con il termine “fragile” non identifichiamo solo chi è in carrozzina, ma anche l’anziano che fatica a muoversi, la mamma con il suo piccolo in passeggino oppure ancora chi è in stampelle o la donna in dolce attesa. Ecco che "fragile" può essere ognuno di noi … Proprio in questa direzione ed in sinergia con l’attuale amministrazione del Comune di Cantù si sono ottenuti degli interventi migliorativi all’interno della mescita del circolo e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ora è veramente uno spazio per TUTTI, indistintamente!
Abbiamo fatto nostro un breve passaggio di Sofia Righetti – disabile - campionessa di sci alpino, hand-bike, musicista e modella, che descrive esattamente il nostro punto di vista su questa tematica: “la disabilità è una condizione intrinseca all'essere umano. E’ impossibile prescindere come se fosse una “sfiga “ che capita a certe persone ed altre no. Tutti possiamo entrarne a far parte, basta una semplice distrazione o semplicemente il caso. Eravamo disabili da bimbi quando ci servivano attenzioni in più da parte dei genitori e lo saremo quando diventeremo anziani. Per questo è importante non esaltare la normalità delle persone portatrici di handicap che si sanno destreggiare in un mondo ostile, ma fare tutto il possibile affinché il mondo e la società siano a portata di ogni cittadino. Non si tratta SOLO di sensibilizzare, ma di fare GIUSTIZIA, perché non esistono persone di serie A e altre di serie B”.
Le ottime relazioni e la buona collaborazione con l’attuale giunta Canturina ci porterà già nel prossimo mese di maggio ad ottenere i primi 3 giochi inclusivi per il parco. Un primo mattone verso la realizzazione dell’area che tanto desideriamo, un luogo di cultura, socialità e divertimento alla portata di chiunque.
Valentina Falsetta, membro direttivo Circolo ACLI USR Cascinamatese
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