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Servizio Civile Universale: per non vivere d'istanti

Febbraio 2021

Quello che oggi chiamiamo Servizio Civile Universale ha origine piuttosto lontana del tempo, nel 1972 per la precisione, con l’introduzione dell’idea di Servizio Civile per coloro che si dichiaravano “obiettori di coscienza” alla chiamata della leva militare obbligatoria. Gli obiettori, per motivi religiosi, umanitari o personali, potevano rifiutare l’utilizzo di mezzi e strumenti militari, in virtù di quella che veniva chiamata “difesa non armata della Patria”.

Sono passati quasi cinquant’anni dall’istituzione di questa possibilità alternativa ed il Servizio Civile ha subìto notevoli cambiamenti, soprattutto negli ultimi 15 anni. Si sono avvicendati cambiamenti normativi, di approccio, di progettazione e delle modalità di partecipazione. Si è evoluto anche il concetto di difesa, che ancora evoca il dovere di fare qualcosa quando si è sotto attacco, ma che oggi è da intendersi più come tutela, cura, salvaguardia permanente.

Quindi, cosa rimane del Servizio Civile originario? Non possiamo più parlare di obiezione di coscienza, vista l’abolizione della leva militare obbligatoria. Difficile comprendere il senso di un servizio volontario, che in realtà riceve un contributo. Un po’ astratto individuare il vero significato del termine universale. Per trovare il fil rouge tra l’obiezione di coscienza ed il Servizio Civile Universale, quindi, bisogna spogliarlo di tutte le parole, definizioni e leggi… e tornare al suo significato più profondo: la Pace. Ancora nel 2021 i ragazzi che prestano il loro tempo al servizio civile universale promuovono un fortissimo messaggio di pace, accoglienza e solidarietà che innerva tutti i progetti, come approccio, come metodo trasversale, in qualunque tema scelgano di sperimentarsi.

Ad oggi, per le Acli di Como, il Servizio Civile Universale (SCU) è un periodo di 12 mesi nei quali la nostra Associazione si apre ai giovani del territorio che fanno questa scelta. In questi mesi offriamo formazione ed accompagnamento nella realizzazione dei progetti attivi sul territorio provinciale, cercando di garantire ai ragazzi un’esperienza più possibile vicina alle loro aspettative.

Per quest’anno, ad esempio, attiveremo tre progetti che comprendono:

  • attività con le persone migranti, con il progetto “Diversamente Uguali”;
  • attività educative e di promozione dei diritti, attraverso il progetto “La famiglia è tutto”;
  • attività di esplorazione del territorio e animazione di comunità, attraverso il progetto “Dentro la rete”.

Per i/le giovani che decidono di partecipare, è un’opportunità, per noi è opportuno! E lo definiamo così, proprio perché per la nostra associazione è doveroso mettersi a disposizione dei ragazzi ed aprirsi per far fare loro esperienza. È necessario metterci accanto a loro ed affiancarli in un percorso di avvicinamento a questo terzo settore così complesso. È rinvigorente essere pervasi da nuove energie e nuove idee, nuove personalità ed approcci che ci attraversano, cambiandoci continuamente ogni anno.

Durante il 2020, abbiamo avuto tre progetti di Servizio Civile Universale attivi, che hanno cominciato il proprio iter il 20 febbraio, proprio pochi giorni prima del primo, vero lockdown. Per tutti noi è stata un’esperienza nuova, passare alla formazione on line, conoscerli attraverso le piattaforme, inventare attività da remoto, essere combattuti nel potentissimo dilemma tra la paura personale di contagiarsi (e contagiare) e le necessità a cui rispondere. Eppure… eppure ha funzionato. E ci permettiamo di ringraziare qui, Carola, Claudio e Sofia per la tenacia con cui hanno affrontato questo periodo, spronandoci a migliorare ed a trovare il modo di esserci, nonostante tutto. Grazie per averci ricordato quanto sia un lavoro di squadra costruire risposte alle necessità, e quanto la vostra sia per le Acli una fonte di energia naturale rinnovabile.

Anche quest’anno 2021, quindi, sarà un reciproco metterci a disposizione con qualcuno che probabilmente ancora non conosciamo. Come in una bottega artigiana con un nuovo arrivato, metteremo a disposizione la nostra cassetta degli attrezzi, con gli strumenti che già fanno parte della nostra dotazione. Li metteremo al servizio delle idee e delle nuove energie che vorranno fare con noi questo percorso, plasmando materiali vecchi e nuovi, creando o replicando, seguendo un “manuale” oppure inventando.

Sara Picone, membro presidenza provinciale ACLI COMO