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Una guida efficace per un consumo sempre più responsabile

Luglio 2023

Mercoledì 21 giugno scorso si è svolta presso la sede provinciale delle ACLI la presentazione della “Guida per le Persone e per le Famiglie. Costruire la pace, vincere la crisi”, curata dalla Lega Consumatori, organizzazione di settore promossa dal sodalizio fondato da Achille Grandi.   Si è trattato di una pubblicazione finanziata con il Fondo di iniziative e progetti di rilevanza nazionale  del M.L.P.S. annualità 2021, illustrata nei tratti essenziali ai presenti da Gianni De Vita Presidente della Lega Consumatori della città capoluogo.  All’incontro era presente la Presidente provinciale delle ACLI di Como Marina Consonno, che ha portato il suo saluto e l’incoraggiamento a proseguire nell’impegno molto significativo nella tutela dei diritti dei consumatori, rilevato che i motivi di patronato su questa partita nella contingenza sicuramente non mancano. 

La Lega Consumatori comasca da diversi anni offre ai soci servizi di consulenza prestati da operatori volontari molto qualificati, in difesa dei consumatori, delle famiglie; per la verifica delle condizioni di utilizzo delle utenze telefoniche ed energetiche, ed in materia bancaria, assicurativa, condominiale, turistica, immobiliare.  La consulenza avviene a titolo gratuito sulle questioni che sono principalmente la risoluzione delle controversie sorte con i diversi fornitori della telefonia e dell’energia; la segnalazione di eventuali truffe, la informazione sull’aumento delle spese per le bollette di acqua, energia elettrica, gas, telefono. Infatti da qualche tempo a questa parte si è appalesato anche il fenomeno in gran parte speculativo del “caro bollette”, con importi a volte da capogiro, che è stato ulteriormente amplificato dagli effetti connessi agli eventi bellici tuttora in atto in Ucraina.

Fin dalla sua fondazione la Lega Consumatori ha fatto proprio il suo carattere distintivo di “Movimento Educativo e Sociale”, ed anche di soggetto protagonista dello sviluppo condiviso del nostro Paese, assumendo il compito di stakeholder, cioè di portatore di specifici interessi.  I fenomeni connessi alle dinamiche di globalizzazione hanno evidenziato la necessità di promuovere il principio generale della “sostenibilità”, cioè in buona sostanza del fatto che la produzione di beni e di servizi deve equilibrarsi tra le esigenze dell’ambiente antropizzato e quelle invece dell’ambiente naturale. Le imprese dovrebbero così assumere la sostenibilità come principio orientativo della mission aziendale e coltivare parallelamente un rapporto proficuo con la rappresentanza dei consumatori. Quindi sostenibilità ed economia circolare, cioè un modello di produzione e di consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento, riciclo dei materiali e prodotti esistenti per il più lungo tempo possibile, in sinergia con la raccolta e la distribuzione delle eccedenze a partire da quelle alimentari, possono costituire un patto di responsabilità sociale tra associazioni di consumatori ed aziende, per mettere in campo una azione politica finalizzata ad obiettivi orientati al bene comune. 

In particolare il progetto “#EduCO” è una iniziativa di promozione del consumo critico e consapevole, che vuole sollecitare il cittadino alla responsabilità, accompagnandolo verso acquisti che contribuiscono a realizzare il tema annuale fatto proprio dalla Lega Consumatori, cioè quello di riuscire a “vincere la crisi sociale e ambientale”.  

“...L’obiettivo è assistere, informare e sensibilizzare i cittadini rafforzandone la consapevolezza in merito alle tematiche di tutela dei cittadini consumatori, delle persone e delle famiglie con ascolto e attenzione prioritaria a coloro che sono in condizioni di vulnerabilità e di povertà relativa e assoluta...” è riportato nell’ incipit del fascicoletto.  

La brochure è composta essenzialmente di tre parti: nella prima vi è contenuta la edizione di “Passaparola Speciale” indirizzata ai consumatori, agli operatori, ai conciliatori della rete degli sportelli.  Viene tracciato il quadro del “mestiere sociale” della Lega Consumatori, negli ambiti della consulenza sulle diverse categorie di utenze, nonché in relazione al probabile superamento a breve del “mercato tutelato” dell’energia.  Si tratta di entrare nelle modalità concrete per fare “patronato consumerista dei cittadini”, con una rete diffusa sul territorio nazionale di operatori, ed attraverso codificate e sperimentate modalità di conciliazione.  Completano il quadro degli ambiti di intervento la informazione sull’eventuale possibilità di accesso ai “bonus”, sul concetto di recente introduzione di “povertà energetica” e sulle politiche per il suo contrasto.  Il tema energetico è assunto come uno snodo essenziale, come un crocevia tra la domanda sociale e la componente ambientale, quindi da governare con adeguate politiche strutturali; ma anche attraverso l’educazione, l’adozione di stili di vita sostenibili, mediante proposte che provengono dal basso dalla cittadinanza attiva. 

La seconda parte affronta il tema della “Finanza sostenibile” per i cittadini, intesa come passaggio della figura del risparmiatore dalla “vulnerablità alla consapevolezza”, cioè ad un modello economico più virtuoso che intende favorire un benessere diffuso, salvaguardando comunque anche in questo caso l’ambiente per le generazioni future.  La sostenibilità può e deve riguardare anche il mondo della finanza, il che significa avere accanto ad un rendimento economico-finanziario, anche un vantaggio socialmente condiviso, correlato alla riduzione dei rischi ambientali ma anche delle sempre crescenti disuguaglianze.   La sostenibilità per un istituto bancario riguarda sia le pratiche aziendali in senso stretto, che la gestione delle linee di credito e dei risparmi della clientela, ad esempio attraverso il “microcredito”, secondo coordinate che fanno riferimento ad un basso impatto ambientale ed invece ad un alto valore sociale.  Il consumatore quindi può fare molto per favorire la finanza sostenibile, mediante le sue scelte concrete, ed anche utilizzando canali di interazione meno impattanti (quali lo smart banking), nonché in generale informandosi adeguatamente.  

Di queste tematiche  ha parlato anche il Coordinatore del G.I.T. (Gruppo di Iniziativa Territoriale) di Como di Banca Etica Marco Colonna, in occasione dell’incontro di presentazione della “Guida”, facendo un po’ il punto della situazione, a partire dal suo “osservatorio privilegiato”, cioè quello di chi con l’impegno volontario cerca di diffondere nel territorio i principi ed i valori su cui si fonda appunto questa particolare Banca.

Bene si è fatto a riportare nella pubblicazione anche i “17 Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile di Agenda 2030”, assets peraltro oggetto di attenzione da parte della finanza etica, giacché gli stessi indicano che la sostenibilità intreccia le tematiche ambientali con le diverse dimensioni dello sviluppo, e con un monitoraggio da parte dell’ONU delle strategie che sono state messe in campo.  Bene anche sulla riproduzione dell’  “Accordo di Parigi” del 2016 (COP21), il quale stabilisce un quadro globale degli sforzi che ogni Paese ratificante deve prevedere, per evitare per il futuro i dannosi effetti dei cambiamenti climatici, in primis la riduzione dell’aumento della temperatura planetaria con riferimento ai livelli pre-industriali.

La terza parte della Guida è un corpus di 78 suggerimenti finalizzati al risparmio energetico, alla difesa del potere d’acquisto dei salari e alla tutela dell’ambiente.  Si va dai consigli per una spesa oculata in generale, alla promozione del riuso e dello scambio, al mantenere le mani pulite come regola base di igiene un po’ troppo sottovalutata; ma anche a coltivare l’orto, ad usare i mezzi pubblici di trasporto, a risparmiare sulle vacanze, a cimentarsi in piccoli “fai da te”, a fare più esercizio fisico, ecc. 

Siamo in una fase storica in cui è piuttosto evidente il digradare della figura del “cittadino”, cioè della persona alla quale sono attribuiti diritti e doveri, verso quella oramai totalizzante di “consumatore”, cioè di un individuo che trae legittimazione quasi esclusivamente da tale azione. Così il sistema per continuare ha un bisogno continuo di espansione delle vendite; tuttavia la felicità non può dipendere soltanto dal soggetto e dalla sua capacità di utilizzare le risorse mentali per arginare le brame di consumo indotte, e diventa quindi un problema di ordine collettivo, non soltanto nella gestione delle eventuali contrapposizioni utente-gestore.   Nell’illusione di essere liberi in realtà si è parte di un assoggettamento esercitato dai pochi beneficiati dal sistema nei confronti dei tanti che di esso sono sostanzialmente succubi; ed è in fondo molto stabile questo paradigma giacché non necessita di forze poliziesche smisurate per mantenerlo in vita, in quanto il collante più efficace è costituito ab origine dalla condivisione generalizzata.

È in questa prospettiva che può essere ricompresa la fase attuale, dove locuzioni come “sostenibilità”, ma anche “capitalismo della sorveglianza” o “delle piattaforme”, sono i nuovi riferimenti testuali e le innovative leve del consumo. Forse però siamo anche all’interno di una transizione che potrebbe andare dall’ iper-consumo al consumo collaborativo e responsabile, dalla crescita illimitata ad una maggiore sobrietà e sostenibilità, perché bisognerà pur rompere il circolo infernale della creazione illimitata di bisogni e di prodotti, come pure quello della frustrazione crescente che questa dinamica genera.

In conclusione la “Guida per le Persone e per le Famiglie” rappresenta sicuramente un utile supporto sulle questioni energetiche, sull’aumento sempre crescente del costo della vita cioè dell’inflazione galoppante, con un riferimento specifico ad un tema che si è di recente manifestato quello della “povertà energetica”; insomma è uno strumento agile da utilizzare soprattutto per dare supporto alle famiglie che risultano all’attualità in maggiore difficoltà.

 

Andrea Rinaldo, già consigliere provinciale delle Acli di Como