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Vivere lo sport, vivere per lo sport, vivere con lo sport

Febbraio 2021

Il titolo di questo articolo sembra una coniugazione ma non lo è. Ognuno di questi modi di dire ci racconta la scelta di essere associazioni sportive, soprattutto in questo tempo difficile ma anche ricco di nuove possibili azioni.

Vivere lo sport: nel senso dell'atteggiamento stesso verso lo sport, come, cioè, un'associazione sportiva può promuovere attraverso la pratica dello sport la salute fisica e mentale, lo stare con gli altri in una sana competizione, valorizzare il singolo e le sue capacità performative.

Vivere per lo sport: nel senso di impegnare gran parte della giornata per allenare il proprio corpo e la propria mente ad una disciplina sportiva, sia in ambito educativo sia in ambito agonistico. Da ciò ne deriva inevitabilmente una scelta radicale di vita, che l'associazione deve accompagnare e incanalare nelle giuste direzioni e con i giusti istruttori.

Vivere con lo sport: nel senso di poter riconoscere da parte delle associazioni sportive il giusto contributo economico agli istruttori e garantire al tempo stesso la sostenibilità degli spazi e delle forme pubblicitarie, al fine di poter dare la continuità della formazione negli anni, verso tutti coloro che si avvicinano allo sport, in modo speciale i bambini, gli adolescenti e le fasce deboli portatrici di un disagio sociale.

Da tutto ciò nasce l'importanza per tali associazioni di sentirsi sostenuti dagli enti di riferimento indicati dal Coni, nonché il riconoscimento ufficiale di questo settore da parte di chi governa, evidenziando il valore di praticare l'attività sportiva per la salute della società stessa. A oggi le associazioni sportive - e in particolare quelle realtà che principalmente si autosostengono e non generano "mercato" di consumo - sono messe a grande prova di coraggio in questa società consumistica, dove chi non genera ricchezza immediata rischia di diventare l'ultima delle priorità delle nostre vite, affaccendate a creare reddito. Tuttavia, chi delle associazioni sportive ha fatto anche solo una delle scelte sopra indicate, capisce bene che non è possibile fare a meno di questa parte fondamentale delle nostre vite che è lo sport. A conferma della sua rilevanza nella vita dell'essere umano vi è una delle sue definizioni. Lo sport, difatti , rappresenta "qualsiasi forma di attività fisica che, mediante una partecipazione organizzata o meno, abbia come obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche, lo sviluppo delle relazioni sociali o il conseguimento di risultati nel corso di competizioni a tutti i livelli".

Come sostenere tutto ciò in questo momento, e alla luce dell'attuale situazione pandemica? Come sarà possibile trovare nuovi modi e luoghi per portare avanti l'attività sportiva in genere? Riguardo a ciò, noi associazioni sportive che facciamo parte dell'unione sportiva Usacli della provincia di Como, ci stiamo impegnano su vari fronti per continuare a cogliere tutti i vari stimoli che l'attuale situazione ci offre, pur essendo piccole realtà del territorio; anzi, proprio per questa nostra caratteristica avvezzi ad affrontare difficoltà e problemi di ogni tipo (mancanza di spazi, difficoltà di organizzazione eventi sul territorio, costi alti di mantenimento dell'attività, scarsa sensibilità dell'amministrazione locale, ecc.).

Malgrado le varie difficoltà di questi ultimi anni, abbiamo sempre proposto una certa continuità dell'attività sportiva sul territorio e una presenza di istruttori e presidenti qualificati, per offrire un servizio serio ma anche accogliente dal punto di vista umano. Non sono venuti a mancare impegni agonistici, sensibilità verso il mondo della disabilità, dialoghi fra le differenti culture, investimenti per nuovi spazi, progettazioni e realizzazioni di eventi, messaggi positivi (comunicati anche attraverso l'arte del movimento espressivo), partecipazione alle poche iniziative del territorio; infine, collaborazioni e scambi interdisciplinari tra le stesse associazioni insieme ad azioni importanti di resilienza e di rinnovamento a fronte della situazione pandemica, senza mai perdere d'occhio il rapporto positivo verso i propri associati, teso all'esperienza educativa qualitativa e aggregativa.

Certamente si è speso tanto in termini di energia e creatività ma, a completamento di tutti questi sforzi, ci teniamo a ricordare il continuo dialogo con le UsAcli e le Acli di Como: grazie al loro supporto di segreteria, di formazione e di possibilità per accedere ad alcuni finanziamenti, ci hanno accompagnato in questo cammino ad ostacoli, e a loro chiediamo di essere costantemente presenti soprattutto verso quelle associazioni piccole - non per questo meno importanti per il tessuto sociale e per la completezza delle offerte sportive del territorio - indebolite o addirittura a rischio di sparire a causa della pandemia. Il futuro ci si presenta pieno di incognite ma, come già detto, anche di opportunità dettate dal bisogno intrinseco dell'essere umano di vivere nel proprio corpo il benessere fisico e interiore, completato dalla socialità. Saremo una società più vera e più viva se terremo conto dell'urgenza di sostenere l'attività fisica attraverso lo sport a tutti i livelli: proviamoci, è il momento giusto per tutti e che la storia ci offre per essere migliori.

Elena Parravicini, vice presidente US ACLI COMO e Maria Ceruti, direttivo ASD USACLI Casa De Arte