Emanuele Cantaluppi, una presenza accompagna il nostro dolore
Una presenza, invisibile ai nostri occhi, accompagna il nostro dolore, quella di Emanuele Cantaluppi, il nostro Lele, presidente delle Acli comasche, che ha lasciato questa vita ed è passato nell’Oltre, domenica 26 settembre 2021: colpito da una malattia che si rivelerà molto lunga, ma con una capacità di resistenza, di sopportazione e di contrasto che non lo avevano mai fatto recedere da quell’impegno, quella fatica, e quella disponibilità che per due volte lo avevano portato ad assumere il ruolo di Presidente provinciale, prima nel 2016 e poi nel 2020.
Mai un passo indietro nell’assunzione di responsabilità anche pesanti e una costanza, dentro la stessa malattia, una forza e una tenacia, che unite alla fede, gli hanno fatto sopportare ogni sacrificio.
Un dettato, una richiesta questa, di un’assunzione di responsabilità per le Acli, che devono proseguire ancora più fermamente nel dare una testimonianza di fede come laici, costruendo un punto di vista forte per la comunità locale, con comportamenti che richiamino la sua umiltà.
Penso che Emanuele abbia appreso l’umiltà dall’educazione familiare, ma credo anche che l’abbia consolidata nel suo cammino, unitamente alla sua splendida famiglia, sempre in ricerca, consapevole di non avere mai raggiunto la pienezza del sapere e del donare.
Da ciò derivava il tratto della sua umanità, così apprezzata da tutti i collaboratori e da coloro che hanno avuto la fortuna di condividere un percorso con lui, nelle Acli o in altri ambiti, dove ha reso un servizio a favore dei più deboli, dove gli ultimi erano sempre nomi di persone che appartenevano alla quotidianità, condivisa con la moglie Lucia, che l’ha incoraggiato nelle difficili scelte dell'affidamento familiare.
Emanuele ci ha regalato la sua profonda fede, alimentata da impegni assunti nelle Acli, nella Diocesi, e nella vita familiare. Una fede vissuta ogni giorno che si raccoglie ora nel più profondo di noi stessi, consegnandoci il ricordo del suo stupore di ritrovare sempre il senso e la speranza.
Il mio personale ringraziamento va al Signore per l’amicizia concessami da Emanuele, riconoscendone sempre il valore e il legame, per il sostegno, la fiducia e la comprensione dimostratemi, per il non aver mai coltivato pensieri negativi nemmeno nei confronti di chi non era amico. Ancora, per aver fatto sentire tutti sempre a loro agio, per aver eliminato ogni forma di ambizione, per averci stimolato a resistere nei momenti più difficoltosi della nostra associazione, per aver accolto tutti con semplicità.
Le manifestazioni di stima che ci giungono, testimoniano il bene elargito.
Ora continueremo a camminare sapendo che lui ci è accanto, nella convivenza dei morti e dei viventi, consci che non sarà più la stessa cosa perché ne sentiremo la mancanza, ne sentiremo il vuoto, ma saremo stimolati a colmarlo con il servizio, con la passione e l’altruismo che cercheremo di rendere sempre più forti.
Marina Consonno, Vice Presidente vicario Acli Como
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