Fondo di solidarietà: cambia per continuare ad aiutare...
Gennaio 2025
Entra in una nuova fase il Fondo diocesano di solidarietà-famiglia lavoro, nato, nella sua primissima concezione, come risposta alla crisi economica che ha colpito ciclicamente l’economia globale a partire dal 2008 e che si è progressivamente modificato, venendo incontro alle nuove esigenze delle persone. Un momento di svolta molto forte si è registrato nel 2020, con le conseguenze della pandemia su bilanci familiari e occupazione. Nell’estate del 2020, per volontà del Vescovo Oscar Cantoni e sulla scia dell’esperienza maturata negli anni precedenti, è nato il “Fondo di Solidarietà Famiglia Lavoro 2020” (FSFL2020). Esso ha visto da subito il contributo del Servizio alla pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Como, della Caritas diocesana, delle ACLI, della Compagnia delle Opere e della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali.
«Nei quattro anni di attività – ci ricorda don Gianpaolo Romano, co-direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro – si sono rivolte al Fondo 630 persone: considerando i familiari conviventi gli interessati sono stati circa 2.000. Per individuare il bisogno ha operato una rete di volontari che fanno capo alle parrocchie, ai Centri di Ascolto Caritas e alle associazioni del territorio e sono coordinati a livello vicariale. Un Comitato dei Garanti diocesano vaglia le domande e coordina le attività di accompagnamento».
Una prima fase, quella della pandemia, è stata caratterizzata da richieste di aiuto finalizzate alla pura sopravvivenza del nucleo familiare, ora la situazione economica e sociale è mutata e quindi l’azione può essere indirizzata ad agevolare la ricerca e l’ottenimento di un lavoro attraverso la formazione, l’orientamento, il tirocinio. Quindi il Fondo, dal 2023 a oggi, ha avuto attenzione a situazioni in cui era evidente uno stretto nesso tra contributo e possibilità concreta di buon esito della condizione occupazionale: per un terzo gli interventi hanno finanziato attività formative, corsi e tirocini, sono poi stati importanti l’acquisto di beni funzionali all’inserimento al lavoro, per esempio biciclette per potersi recare sul luogo di lavoro. Vi sono state anche donazioni destinate a coprire economicamente un breve periodo in attesa di un collocamento certo o in concomitanza con un invio a operatori dei servizi all’impiego. Solo un quarto delle devoluzioni si possono considerare puro sostegno al reddito della famiglia in particolare difficoltà in attesa di tempi migliori.
«Sebbene la pandemia sia un ricordo passato – riprende don Gianpaolo –, per le fasce più deboli della popolazione la povertà non è diminuita e neppure si attenuano le cause che anche oggi la determinano. In questo contesto la comunità cristiana si trova di fronte a due responsabilità diverse ma tra loro comunicanti: l’aiuto concreto e tempestivo al disagio e la formazione della coscienza sociale. La carità e la giustizia formano un binomio inscindibile per la tutela della dignità di ogni persona: l’una richiama l’altra e insieme contribuiscono a fare del cristiano “un pensatore del sociale” con lo sguardo del Vangelo». Ecco, allora, la nuova fase, che mira, sempre di più, a favorire la formazione e tutte quelle attività che, indirettamente, accompagnano e sostengono la ricerca o il mantenimento di un’occupazione (per esempio, l’abbonamento ai mezzi di trasporto, oppure accompagnare agli sportelli dei patronati per il disbrigo delle pratiche). Per mantenere viva la sua operatività e per dare un segno di presenza nelle comunità il Fondo cerca nelle parrocchie, nei gruppi di volontariato, nelle associazioni diocesane persone che credono nel valore del lavoro come fonte di realizzazione della persona e fondamento della comunità, possono dare un aiuto per individuare i bisogni e accompagnare ad una occupazione dignitosa.
«Il Fondo – conclude don Gianpaolo – è prima di tutto la creazione di una rete di relazioni. Non ha solo un aspetto operativo, ma prima di tutto umano. Ci sono persone e famiglie che, dopo aver ricevuto l’aiuto economico del Fondo, una volta riacquistata l’autonomia finanziaria e lavorativa, hanno restituito quanto era stato erogato loro, per fare in modo che anche altre potessero usufruirne».
Per un contatto con il Fondo, per mettersi a disposizione come volontari o per segnalare eventuali situazioni di necessità, si può scrivere a fondolavoro@diocesidicomo.it o chiamare il numero 031.0353533 (Caritas diocesana).
Per dare un contributo:
– utilizza Paypal facendo una donazione on line;
– bonifico intestato a “Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio ONLUS” IBAN: IT 21 V 0623 01092 00 00 0 47 81 92 16;
– consegna un’offerta al tuo parroco.
DUE TESTIMONIANZE CONCRETE
Due storie che dicono come Caritas, Parrocchie, altre associazioni del territorio possano fare rete e utilizzare le risorse del Fondo per contribuire alla riuscita di un progetto di aiuto al lavoro.
Aldo, vent’anni, non ha terminato le scuole e sta cercando di inserirsi nel settore agricolo dopo aver dimostrato capacità e interesse per il florovivaismo. Vive con la madre che ha dovuto lasciare il lavoro per accudire il fratello malato e quindi deve e vuole dare un suo contributo alla famiglia. Si è rivolto insieme alla mamma ad un Centro di Ascolto Caritas per poter pagare la Scuola Guida: con la patente potrà stabilizzare un lavoro nel settore e guidare mezzi aziendali per recarsi dai clienti. Il Fondo ha accordato il contributo e Aldo sta terminando la scuola.
La signora Fabricia aveva già usufruito, grazie all’interessamento della Parrocchia, di un contributo del Fondo che le era servito mentre terminava un corso ASA. Trovato un impiego in RSA, per ora a tempo determinato, deve andare al lavoro, lontano da casa e in orari non serviti. Si propone di acquistare una bici elettrica del costo di 1.800 euro, ma ne ha solo 600. Il Fondo delibera di coprire la differenza, Fabricia può recarsi al lavoro.
Enrica Lattanzi, giornalista de “Il Settimanale”
Giorgio Riccardi e Luisa Seveso, membri Comitato di Garanzia Fondo di Solidarietà Famiglia Lavoro
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