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Il Patronato compie 80 anni!

Aprile 2025

Il 2025 è un anno importante per il Patronato in quanto ricorrono gli 80 anni dalla sua fondazione. La sua nascita avvenne immediatamente dopo quella delle ACLI e non fu un caso, in quanto si pensò subito di affiancare alla Associazione l’attività di un soggetto che contribuisse a fornire un aiuto concreto alle persone dopo venti anni di dittatura e la tragedia della guerra. “Considerata la necessità di fornire ai lavoratori, con spirito di massima solidarietà, l’assistenza tecnica e specializzata necessaria per il conseguimento di diritti sanciti dalla legislazione previdenziale, dagli ordinamenti sociali ed amministrativi…”, così si legge nella delibera del 3 aprile 1945 delle Acli Nazionali riferita alla costituzione del Patronato.

Questa azione fornita “con tenacia e competenza dal 1945” prosegue ancora oggi,  in scenari e necessità delle persone ovviamente diverse, ma sempre svolta con l’attenzione ai bisogni e alle fragilità di chi ogni giorno si presenta presso i nostri uffici.

Assistiamo purtroppo ad un progressivo impoverimento del Paese (stimati 6 milioni di poveri assoluti), da tempo si constata una frammentazione ed una disintermediazione dei corpi sociali che tolgono di fatto garanzie ai cittadini, la popolazione invecchia ed aumentano i bisogni dell’anziano mentre “nuovi Italiani” si affacciano e si inseriscono nella nostra società. Nel contempo la Pubblica Amministrazione tende ad incentivare un rapporto diretto con l’utente tramite una tecnologia che rende sempre più difficile ed in alcuni casi impossibile ottenere supporto e risposte. In questi contesti l’azione del Patronato continua perciò ad essere quanto mai importante per rispondere alle domande in tema di previdenza, assistenza e cura dell’anziano, per raccogliere nuove istanze da sottoporre alla politica, per supportare le persone dotate di minori strumenti, in sintesi “per trasformare i diritti in pane”.

La rete del Patronato di Como è attualmente costituita dalla sede provinciale di Como e da altre cinque sedi zonali a Cantù, Arosio, Mariano Comense, Olgiate Comasco e Lomazzo. A queste sedi si affiancano oltre 20 recapiti in comuni della provincia (ed altri si aggiungeranno nel corso di quest’anno) nel tentativo di essere sempre il più possibile inseriti nel territorio. Una attività articolata che viene svolta da 11 operatori con l’importante contributo di una quarantina di Promotori Sociali Volontari e che rappresenta nel contempo un fondamentale strumento di visibilità per l’Associazione stessa. Perché quando le norme e le leggi si incrociano con i diritti ed i bisogni dei cittadini, quando l’azione sociale viene svolta anche attraverso l’attenzione e la cura delle persone, allora questi servizi e questo modo di operare del Patronato non sono solo una semplice “vetrina”, ma diventano la rappresentazione concreta di un modo di fare Associazione, di un modo di fare le Acli.

Stefano Panzetta, Presidente Patronato ACLI di Como