In ricordo di Bepi Tomai
Luglio 2024
Scrivere una riflessione su Bepi Tomasi a 20 ani dalla sua morte (14 settembre 2003), è per me uno onore ma anche un onere che mi obbliga a fare sintesi relativamente ad un mio maestro professionale ma anche di vita. Ho avuto modo di conoscerlo a partire dal settembre 1973 per poi raccogliere e gestire l’eredita del suo lavoro a partire dal 1981 come vice e poi Direttore della Fondazione Enaip Lombardia (1987-1995).
Bepi nasce a Milano il 25 aprile 1942 dove svolge i suoi studi ed è impegnato come dirigente dalla FUCI (Federazione Università Cattolica Italiana); già Direttore dell’ENAIP Provinciale di Milano, nel 1972 con la nascita della regionalizzazione della Formazione Professionale viene chiamato a svolgere un ruolo determinante per l’ENAIP Lombardia, quello di Coordinatore delle diverse realtà provinciale dove è radicata la presenza.
Significativa e storica è la presenza in provincia di Como della “Scuola Achille Grandi” fondata negli anni sessanta da due grandi personaggi, precursori della formazione professionale sul nostro territorio: Luigi Grisoni e Giorgio Cavalleri.
L’eredità che Bepi ha trovato è molto pesante perché deve procedere, in stretto raccordo con la Sede nazionale e le realtà provinciali ACLI/ENAIP, a razionalizzare le presenze e creare un sistema ENAIP in stretto raccordo anche con le ACLI regionali che in quegli anni andavano costituendosi.
La situazione dell’ENAIP di Milano poi era particolarmente complessa a seguito della scissione di parte dell’Enaip per confluire nella nascente Fondazione Luigi Clerici (Fondatore e Presidente delle ACLI di Milano), una realtà fortemente voluta da Vittorino Colombo con il sostegno diretto dell’Assessore regionale alla Formazione Professionale FILIPPO HAZZON, già direttore dell’ENAIP di Milano, e Bepi dovette pagare lo scotto dei rapporti con la Regione ed accettare in particolare, per le province di Milano e Pavia.
Nell’anno 1972/73 ENAIP opera sul territorio lombardo con n. 21 Centri di Formazione Professionale: sono i tempi in cui la Regione Lombardia struttura il proprio sistema di Formazione Professionale, che farà anche da apri pista per altre Regioni. Attiva è la partecipazione di Bepi al confronto tecnico e politico anche attraverso le ACLI Regionali ed i suoi Presidenti ed in particolare tutti i formatori ENAIP vengono coinvolti nella definizione da parte della Regione degli Ordinamenti Didattici.
In parallelo, in stretto raccordo con la pubblicazione dell’Enaip Nazionale “Formazione e Lavoro”, ed i “Quaderni di Regione Lombardia” anche l’Enaip Lombardia apre la collana di formazione “Strumenti di Lavoro” (dal 1976 al 1982) a cui seguirà SKILL e diversi Quaderni di SKILL a documentazione delle più significative attività progettuali svolte.
Punti forti del messaggio di Bepi, a mio avviso sono:
a) centralità dell’allievo e della occupabilità: dall’allievo qualificato all’allievo occupato, che vuol dire interconnessione costante con i trend evolutivi della società, del mercato del lavoro, dei processi produttivi e dell’innovazione tecnologica, ma anche job creation, politiche attive del lavoro, rapporto con le imprese, visioni di mondo…;
b) flessibilità di risposta della F.P. alle esigenze del mercato del lavoro per varietà di offerta e tipologia di corsi, da quelli tradizionali ai post-diploma con stages formativi in diversi Paesi europei ma anche la creazione di nuove professionalità come gli Agenti di sviluppo territoriale ed Attività complementari all’agricoltura oltre alle figure di Operatore e Animatore Sociali e di ASA e OSS;
c) attenzione alle fasce deboli della Società con specifici progetti internazionali rivolti ai giovani marginali e agli svantaggiati sociali (progetto Drop Out e progetto Exodus in collaborazione con la Comunità di don Antonio Mazzi), alle persone diversamente abili, ai carcerati (IPM Beccaria) agli adulti lungodegenti degli ospedali psichiatrici (La Forza dei Matti),
d) innovazioni e sperimentazioni didattiche la formazione del giovane che va oltre il puro addestramento tecnico, ma una programmazione didattica integrata, metodologie attive, laboratori di innovazione, nella consapevolezza che la formazione professionale non è una scuola di serie B o C ma una realtà che opera per la valorizzazione e la promozione della persona ed il suo inserimento socio lavorativo e quindi anche per lo sviluppo economico e sociale del territorio.
e) forte connessione con le trasformazioni tecnologiche - l’Office automation non solo insegnata ma anche praticata con la dotazione di tutti i CFP e dei formatori Enaip dei primi PC Olivetti e sistemi CAD nei laboratori;
f) la consapevolezza della necessità di studiare e comprendere la realtà nella sua continua trasformazione, chiamando le menti migliori sui temi da affrontare, organizzando convegni come “Da vicino nessuno è normale”, attraverso la creazione della rivista trimestrale Skill
g) l’internazionalizzazione dei rapporti e delle pratiche formative, con viaggi e scambi con paesi europei ed extra-europei.
Negli anni ottanta Bepi lavora in modo particolare con la sede Nazionale ENAIP (Ente Paritetico Sociale accreditato ad operare direttamente con il FSE) e, grazie alla presenza di “maestri” come Francesco Calmarini, Tino Castagna e Gilberto Cereghini, si sviluppano significativi progetti a valenza Internazionali che coinvolgono anche altre realtà regionali ed europee ENAIP oltre che Istituzionali Ministeriali presenti in Belgio, Francia, Germania, Grecia e Spagna; in quegli anni viene aperta anche una sede ENAIP dedicata per la gestione dei Progetti FSE in Milano via Settala 10, seguita in modo particolare da BEPI;
h) la consapevolezza della necessità della formazione per riorganizzare e innovare l’Enaip Lombardia
Lasciata la Direzione dell’Enaip Lombardia Bepi assiema al Presidente Camilo Monti istituiscono il C.R.S. (Centro Regionale Servizi) una struttura specifica dell’Enaip finalizzata alla consulenza e formazione manageriale.
Dal 1988 Bepi è a Roma con Giovanni Bianchi e fino 1993 è direttore dell’Iref (Istituto di ricerche educative e formative delle Acli nazionali) dove ha costituito anche l’Osservatorio sull’Associazionismo, punto di riferimento importante rimane ancora oggi la sua pubblicazione “IL VOLONTARIATO istruzioni per l’uso”.
In veste di curatore dell’osservatorio nazionale sulle associazioni senza fine di lucro, ha redatto i rapporti nazionali per il CNEL; è stato direttore di IREF Regione Lombardia (Istituto regionale di formazione per l’amministrazione pubblica); direttore del FORMEZ – Dipartimento della Funzione Pubblica; vicepresidente di ASFOR (Associazione italiana per la formazione manageriale) e socio AIF (Associazione italiana formatori).
Bepi di certo è stato il padre ed il maestro di una generazione di operatori che hanno fatto l’Enaip e le ACLI in regione, una storia che ha bisogno di essere scritta per non dimenticare il lavoro della Fondazione che più di tutti ha meglio rappresentato ed ancora rappresenta il sistema di Formazione Professionale in Lombardia.
Le ACLI ed Enaip Lombardia hanno ricordato Bepi il 24 maggio 2024 presso la sede regionale a Milano in un seminario di confronto dal titolo “ Bepi Tomai il progetto, i saperi, la passione – La formazione professionale in uno sguardo di futuro”
Silvio Peverelli, già Direttore regionale ENAIP Lombardia
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