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La fine del mercato tutelato

Febbraio 2024

La chiusura del mercato di maggior tutela è già avvenuta il 10 gennaio 2024 per il gas e a luglio è prevista anche per l’elettricità.

Dopo il 10 gennaio 2024 ai clienti domestici della fornitura del gas che non hanno sottoscritto un contratto nel mercato libero, è stata applicata una tariffa con lo stesso venditore detta “Placet”, con prezzo libero a condizioni equiparate alla tutela.

 

Tariffa Placet:

 

1) condizioni economiche liberamente decise dal venditore e rinnovate ogni anno.

2) la struttura di prezzo è stabilita dall’ autorità ed è inderogabile.

3) le condizioni contrattuali - come garanzie e rateizzazione- sono stabilite dall’autorità e sono inderogabili.

Dopo un anno si passa al regime cosiddetto “Placet ordinario”.

Questa transizione graduale mira a garantire che i consumatori domestici non vulnerabili possano scegliere l’offerta di mercato libero più adatta alle loro esigenze.

 

Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero in elettrica  prevede invece un periodo di transizione durante il quale i clienti domestici del “Servizio Elettrico Nazionale” non vulnerabili che al 1° luglio 2024 non avranno ancora scelto il nuovo operatore,  verranno automaticamente assegnati al ”Servizio a tutele graduali”, una via di mezzo tra quello tutelato e quello libero che consente un passaggio temporaneo a un regime con condizioni di mercato ma comunque vigilate dall’Arera.

 

È un regime che esisterà fino al 2027, dopo di che ci sarà solo il mercato libero. Il territorio italiano è stato suddiviso in  26 aree omogenee assegnate tramite concorso a 7 operatori risultati vincitori delle aste competitive; a loro spetterà erogare il “Servizio a tutele graduali”, con la condizione di rispettare che ciascuna area venga servita da un solo fornitore che, a sua volta, può erogare il servizio in più aree.

 

Chi ora ha ancora un contratto del mercato tutelato ha dunque due alternative: scegliere da subito un nuovo contratto nel mercato libero tra le tante offerte, oppure restare nel mercato tutelato e passare automaticamente a quello graduale a luglio, approfittando dei risparmi che prospetta l’Arera. In qualsiasi momento potrà decidere il passaggio al mercato libero, anche dopo luglio. E anche chi fosse già passato al mercato libero può tornare nel regime di tutela per poi entrare nel servizio a tutele graduali. 

 

Il passaggio automatico al mercato a tutele graduali non avverrà per tutti: i clienti domestici considerati vulnerabili continueranno ad essere serviti, anche successivamente al 1° luglio 2024, nel “Servizio di maggior tutela”.

 

Clienti vulnerabili:

  • si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus)
  • versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l'utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall'energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni)
  • sono soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92
  • hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
  • hanno un'utenza in un'isola minore non interconnessa
  • hanno un'età superiore ai 75 anni

 

Il processo di liberalizzazione del mercato dell’energia iniziò con il cosiddetto “decreto Bersani” del 1999, che recepiva la legge europea per la creazione di un mercato unico dell’energia nell’Unione Europea. Nel 2007 il mercato dell’energia in Italia venne ufficialmente liberalizzato con la creazione di un mercato libero, in cui qualsiasi fornitore di energia può decidere di operare e in cui gli utenti possono decidere a quale venditore rivolgersi. Il mercato tutelato venne comunque mantenuto come alternativa, per garantire un periodo di transizione la cui conclusione è stata rimandata più volte, l’ultima nel 2022 per la crisi energetica.

 

Riteniamo che il mercato libero in realtà abbia fallito l’obiettivo che si poneva alla sua nascita: la tutela dei consumatori con la diminuzione dei prezzi attraverso la libera concorrenza. Negli ultimi anni le associazioni dei consumatori si sono trovate a fronteggiare e gestire una vera e propria ondata di reclami nei confronti di una pluralità di rivenditori di energia, gas e luce che, utilizzando pratiche commerciali scorrette,  al limite della truffa, hanno carpito la buona fede degli utenti attivando contratti con prezzi e condizioni economiche esagerate che, combinate con la vertiginosa crescita delle quotazioni del gas e dell’energia elettrica, hanno generato bollette di importi assurdi e non sopportabili per milioni di famiglie.

 

Per ovviare a questa situazione e al fine di garantire una migliore transizione al mercato libero favorevole ai consumatori, è prioritario che il Governo concretizzi gli impegni di specifiche campagne di promozione e di informazione agli utenti, che siano di semplice comprensione e continuative. Abbiamo anche verificato che persiste una situazione di difficoltà che coinvolge le famiglie, visti gli aumenti dei prezzi, e pertanto come associazione dei consumatori denunciamo che è stato fatto poco di concreto sia da parte del Governo che da Arera per fronteggiare la crescente povertà energetica.

 

Ad aggravare il peso della bolletta energetica si aggiunge la recente reintroduzione degli oneri di sistema, la cui sospensione era stata una boccata di ossigeno per le famiglie dei consumatori. Ci chiediamo, inoltre, perché non è stato creato uno specifico fondo per le famiglie in povertà energetica, alle quali peraltro in caso di morosità prolungata viene sospesa l’erogazione del servizio. Non si può immaginare infatti che il sostegno a queste situazioni di grave disagio venga solo da soggetti filantropici o sporadicamente dai servizi sociali degli enti locali.

 

Silvia Tucci, volontaria Lega Consumatori Acli Como