“Peace at work”, la Carovana della pace delle Acli
Settembre 2025
La Carovana della Pace Acli: L’Italia del lavoro Vuole la Pace, organizzata dalle ACLI Nazionali, ha preso il via il 2 settembre 2025 da Palermo e coinvolgerà circa una sessantina di tappe, dai centri principali delle città ai piccoli borghi, con iniziative pubbliche, assemblee, laboratori di cittadinanza attiva e momenti di dialogo con i territori.
Tra le tappe centrali quella di Firenze tra il 25 e il 27 settembre 2025, durante il tradizionale appuntamento del Convegno di studi delle Acli, e quella che incrocerà la Marcia per la pace Perugia-Assisi del 12 ottobre.
L’ultima tappa è prevista a Milano il 10 dicembre, Giornata Internazionale dei Diritti umani, mentre l’atto conclusivo della carovana si terrà con una tappa extra a Strasburgo dove sarà consegnato un appello alle istituzioni europee per rilanciare, a partire dal lavoro, una nuova stagione di cooperazione e sicurezza comune, ispirata allo spirito di Helsinki.
La campagna ha ricevuto il patrocinio dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e del lavoro della Cei, della Rete Pace e disarmo, della Fondazione PerugiAssisi e del ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
Si tratta di una staffetta che attraverserà l’Italia da Sud a Nord, dai centri principali delle città ai piccoli borghi, contesti delle aree interne, intercettando dinamiche territoriali espresse dal mondo del lavoro locale in rapporto con le istituzioni e le realtà organizzative interessate: fabbriche, ospedali, cooperative, scuole, campi di agricoltura, cantieri edili, università, servizi sociali, teatri e musei.
“Peace at work. L’Italia del lavoro costruisce la Pace”, questo lo slogan scelto “per rilanciare, con parole e testimonianze, l’idea che lavorare per la Pace è possibile e necessario, e che il mondo del lavoro ha voce e visione da offrire per un’Europa di pace e giustizia sociale”.
Durante la conferenza stampa per la presentazione dell’iniziativa, il Presidente delle Acli nazionali Emiliano Manfredonia ha dichiarato:
“Questa carovana è come una valanga, che sta coinvolgendo sempre di più i nostri territori, è una valanga di pace. Non la facciamo solo per gli altri, ma anche per noi stessi, per rimettere in moto una coscienza collettiva…Non è un atto simbolico, ma una scelta politica e culturale forte: rimettere al centro il lavoro, la dignità, la legalità e la comunità come strumenti per disarmare i cuori e costruire futuro. La Carovana è un cammino che ci mette in discussione, un invito per seminare relazioni, costruire dal basso una diplomazia nuova, delle persone e delle città…La pace è come la democrazia: nasce dal basso, si nutre di legami, si costruisce insieme...”
Pierangelo Milesi, Vicepresidente nazionale con delega alla pace, si è così espresso:
“Con “Peace at Work” vogliamo rimettere in circolo una parola chiara e radicale: la pace si costruisce con il lavoro, non con le armi né con i dazi. La pace non è un’utopia disincarnata: è giustizia, è dignità, è disarmo, è futuro per le nuove generazioni. È un processo che ha bisogno di mani, di intelligenze e di comunità. Noi crediamo che l’Italia del lavoro possa e debba essere protagonista di una nuova stagione di dialogo e cooperazione, a partire dal basso. Per questo lanceremo anche un appello europeo, perché l’Europa torni a essere un progetto di pace vera, non solo nei proclami ma nelle scelte concrete.”
“In un tempo di guerre che si estendono a macchia d’olio e che rendono questa epoca così incerta e piena di sofferenze, – ha aggiunto Don Bruno Bignami, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi Sociali e del Lavoro della CEI – non possiamo più stare a guardare. L’iniziativa Peace at Work corrisponde alla domanda di formazione delle coscienze che è quanto di più urgente possiamo fare. Per educare occorre imparare ad incontrare. Uscire dalle nostre sicurezze per dare voce alla fame di pace e sete di relazioni che albergano nel cuore di ciascuno.”
Durante la conferenza stampa è intervenuto anche Sergio Bassoli, Coordinatore Rete Italiana Pace e Disarmo, che ha sottolineato come “pace e lavoro sono parte di un’unica idea di società. Il legame è dato dalla necessità, imprescindibile, di avere accesso ai diritti e di far valere, senza doppi standard, norme e regole universali, uguali per tutti. Garantire diritti universali è l’investimento per garantire sicurezza comune. Ecco, il cammino della carovana promossa dalle ACLI, a cui tutti noi desideriamo dare un contributo, va in questa direzione, l’esatto contrario della strada che rincorre il riarmo, piena di muri e di barriere che porta alla guerra.”
Acli Como ha aderito all’iniziativa e accoglierà la Carovana il 10 novembre presso un centro Enaip. Riteniamo importante aver scelto la nostra scuola di formazione, luogo importante dove la pace si colloca tra i modelli educativi e la prospettiva futura del lavoro per le nuove generazioni. Pace e lavoro camminano insieme. Crediamo infatti che l’Italia del lavoro possa e debba essere protagonista di una nuova stagione di dialogo e cooperazione.
Alla tappa saranno invitati istituzioni e realtà associative
La partecipazione delle ACLI di Como nell’accogliere la Carovana, è un gesto di solidarietà attiva e testimonianza civile, in linea con i principi fondativi dell’associazione e del tracciato del mandato congressuale dello scorso anno dal titolo” Il coraggio della Pace”: promuovere la pace, la dignità umana e la giustizia sociale, sconfiggere l’indifferenza e favorire la partecipazione.
Marina Consonno, Presidente ACLI COMO APS
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