Salute e territorio: si apre uno spazio nella casa della comunità per il terzo settore
Marzo 2023
Con il progetto “Facilitazioni” - dove le Acli di Como sono partner insieme ad Auser ed Arci - è stata organizzata unitamente a CSV Insubria, una serata di dibattito e confronto che si è svolta il 30 marzo 2023 dal titolo: “Salute e territorio: la Casa della Comunità di Via Napoleona, stato dell’arte, prospettive, ruolo del terzo settore”.
Un incontro che è rimasto sospeso per mesi a causa dei mancati apporti degli attori che si volevano sul campo, in particolare quelli di ASST Lariana e di ATS Insubria, tuttavia lo stesso si è arricchito dai contributi portati da Pinuccia Dantino, responsabile sanità e welfare di Auser Lombardia; Filippo Viganò, Presidente CSV Lombardia e Monza Brianza; Silvia Landra, medico dell’associazione“Prima la Comunità, e dai tanti interventi offerti dai presenti in sala.
Prima di tutto, muovendo dalla sentenza della Corte Costituzionale del 26 giugno 2020, n. 131, si è evidenziato che per il Terzo Settore è ancora da riconoscere il suo “valore Costituzionale”, cioè quello di soggetti che sono parte della vita sociale e che possono rendere più efficace l’azione amministrativa nei settori di attività che sono di interesse generale. Un Terzo Settore sempre disponibile a collaborare, proprio in un’ottica di “co-programmazione e co-progettazione”, per la realizzazione di attività finalizzate alla tutela, alla cura e alla promozione della salute nelle nostre comunità.
Ecco perché con il progetto “Facilitazioni” i partner partecipanti hanno lavorato per dare valore alle reti associative del Terzo Settore nel coinvolgimento attivo delle comunità locali, chiedendo alla ASST Lariana la costituzione di un “tavolo istituzionale per l’integrazione socio-sanitaria”, al quale siano presenti i Comuni, gli ambiti sanitari e socio-sanitari, i soggetti appunto del Terzo Settore, gli Ordini Professionali. Tavolo peraltro che è già attivo in altre province lombarde, come ci ha indicato in quella occasione il dott. F. Viganò.
Lavorare insieme quindi per la costruzione di una “Casa della Comunità” (C.d.C.), come luogo dove è riposta la regia dei percorsi per il benessere comunitario, così come illustratoci da Silvia Landra, soprattutto per quanto riguarda le azioni di accoglienza, accompagnamento, sostegno e prossimità. Una C.d.C. che risponda ai bisogni di semplificazione, facilitazione, accessibilità, riconoscibilità, per andare incontro alle necessità dei cittadini, cercando anche chi magari non riesce ad usufruirne; per sviluppare una visione condivisa di salute, favorendo il protagonismo della persona e della comunità.
Pinuccia Dantino ha fornito poi alcuni dati riguardanti il numero delle C.d.C. che dovrebbero entrare in funzione in Lombardia, portando a conoscenza dell’assemblea tutta una serie di problematiche che precludono la prospettiva di un’apertura di tali strutture che vada a favore dei bisogni dei cittadini, anche come riferimento territoriale di facile accesso per la tutela della salute della popolazione anziana. Infine l’area sociale rappresenta di fatto un segmento trasversale per tutti i servizi della C.d.C., poiché riguarda la dimensione complessiva del vivere e della cittadinanza.
Tra gli ospiti della serata era presente il dott. Giuseppe Carrano, a lungo primario per l’Asst Lariana delle Attività Cliniche del Territorio e ora direttore del Distretto Sanitario di Como.
Come è noto la Casa della Comunità di via Napoleona, inaugurata lo scorso anno, di fatto all’attualità è solo un’operazione di facciata, cioè senza veri contenuti, anche se iniziali interventi sanitari cominciano ad essere erogati. Resta comunque - come ha affermato il dott. G. Carrano - la volontà di potenziare l’offerta, aprendo le porte anche alle associazioni e agli enti del volontariato, in una prospettiva di collaborazione per la creazione di una rete di servizi realmente in grado di rispondere ai bisogni della cittadinanza, e per la realizzazione di quel processo di integrazione socio-sanitaria, sempre auspicato ma non ancora compiuto.
Tuttavia per avere un ruolo veramente incisivo, occorre anche uscire da una visione troppo "ospedalocentrica", la quale purtroppo è stata costruita dal sistema sanitario lombardo, che negli anni però ha privato i cittadini della volontà di rendersi protagonisti e di sentirsi tutelati; e subendo quella che di fatto si è configurata come una vera e propria carenza dei servizi territoriali.
La novità lanciata dal dott. G. Carrano lascia ben sperare per il Terzo Settore: a breve la ASST Lariana pubblicherà una delibera per regolare le funzioni di una eventuale presenza dentro via Napoleona, dove è stata predisposta una nuova ala per ospitare i soggetti e gli attori interessati.
Utopia o realtà? Le Acli di Como quale soggetto attivo del Terzo Settore saranno certamente presenti anche in questo processo.
Marina Consonno, Presidente Provinciale Acli di Como
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