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Turoldo. Un Lazzaro dell'amore

Febbraio 2022

Le Acli tornano a confrontarsi, una volta di più, sulla figura e la testimonianza di David Maria Turoldo: frate e sacerdote, poeta, predicatore, esegeta della Parola e trascrittore in forma metrico lirica dei Salmi…

Un testimone della fede nel Novecento italiano che anticipò il Concilio in molte sue tematiche e che ne interpretò i momenti della sua realizzazione combattendo duramente quando nella Chiesa non erano poche le tendenze che volevano trasformare il vento impetuoso del Vaticano II in una sorta di ponentino curiale.

Poeta, profeta, disturbatore delle coscienze

David Maria Turoldo, dell’ordine dei frati Servi di Santa Maria, aveva radici friulane: nato nel 1916, di famiglia numerosa e poverissima, già a 13 anni era entrato in seminario, svolgendo i suoi studi a Vicenza e a Venezia; destinato a Milano dopo l’ordinazione venne chiamato alla predicazione in Duomo dal cardinale Schuster e prese parte attiva alla Resistenza attraverso il giornale clandestino “L’Uomo”, redatto con compagni d’avventura che erano suoi maestri in Università Cattolica (sopra tutti il filosofo Gustavo Bontadini, suo relatore di tesi) e suoi confratelli nell’ordine: in particolare Camillo De Piaz.

Sarà tra quanti muoveranno verso i Lager, dopo la Liberazione, “per riportare i nostri fratelli colà detenuti”, come avrebbe poi scritto; sarà tra gli affiancatori di don Zeno Saltini nella grande esperienza di Nomadelfia; sarà – proprio per tutto questo – tanto poco amato all’interno della Chiesa italiana da essere costretto a molte peregrinazioni, di nazione in nazione (Germania, Francia, Canada, Inghilterra) e di città in città anche in Italia. L’intenzione e la speranza di una parte della gerarchia di non farlo troppo fermare in un luogo – si disse – “perché non coaguli” determinò un lungo itinerario di semina della Parola e della poesia di David, che già nel 1948 aveva pubblicato la sua prima raccolta di liriche: “Io non ho mani”, presso Bompiani.

A Firenze fu parte della grande germinazione di esperienze spirituali e culturali raccolta intorno alla figura di Giorgio La Pira – con Ernesto Balducci, con Lorenzo Milani, del quale fu anche confessore, con Nicola Pistelli… – dopo essere stato, a Milano, fondatore e anima della Corsia dei Servi, con Centro culturale e libreria, e della Messa della Carità.

Battagliero e umile – “un frate umile” dirà di lui il cardinale Loris Capovilla, che gli fu amico – David Maria Turoldo trovò nel clima del Concilio e nel pontificato giovanneo la conferma delle sue intuizioni e del suo pensiero sulla presenza dei cristiani nel mondo. Cessarono in quel tempo i suoi “anni con la valigia”, di convento in convento “a rompere altre paci” – come pure scrisse – e trovò nel paese Natale di papa Giovanni, a Sotto il Monte, presso l’antica abbazia di sant’Egidio, accolto da un illuminato Pastore della Chiesa bergamasca come Clemente Gaddi, un luogo da dove proseguire il suo impegno di cultura e di testimone della fede, riprendendo il filo di una collaborazione col mondo dei media, in radio ed in televisione, riannodando l’impegno a favore dei più deboli e degli oppressi, in Italia e nel mondo. E fu amico ed interlocutore di Ernesto Cardenal, di Helder Camara, di Rigoberta Menchu…

Negli ultimi anni della sua vita venne richiamato alla predicazione in Duomo, avendo come interlocutori i giovani, dal cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, che ebbe anche modo di consegnargli il Premio Lazzati, nel 1991 (ricevendone la dedica dell’ultimo volume di poesia edito in vita, Canti ultimi) e che ne volle celebrare le esequie ricordandolo come “poeta, profeta, disturbatore delle coscienze, uomo di fede, uomo di Dio, amico di tutti gli uomini”.

Biblisti e aclisti, “eresiarchi” e poeti

Le Acli fanno memoria, ora, a trent’anni dal ritorno di David Maria Turoldo tra le braccia del Padre, come già hanno fatto in altri momenti della loro storia, cogliendo altre occasioni.

L’iniziativa è stata quella del Circolo Acli di Cucciago, in collaborazione con le Acli provinciali comasche e con le Acli regionali della Lombardia: tre realtà acliste che ebbero momenti intensi di frequentazione di padre David, sul proprio territorio e a Fontanella di Sotto il Monte, nei momenti impervi del loro cammino e nei tempi più felici.

La consonanza di vedute, la ricerca comune, la fedeltà reciproca – mai venuta meno – dicono come una tendenza culturale, un filone di pensiero cristiano nel sociale hanno avuto modo di costruire come una carovana nella storia nella quale camminavano insieme biblisti e aclisti, “eresiarchi” (o ritenuti tali da qualcuno) e poeti. Come non ricordare la presenza di tante figure che dai tempi di Giovanni XXIII, di Paolo VI, del Concilio e del post-concilio sono state vicine al percorso aclista e  interlocutori delle nostre presidenze… Diversi tra loro, per caratteri carismi: Bruno Maggioni, Alex Zanotelli, Ettore Masina, Adriana Zarri, Pia Bruzzichelli, Michele Pellegrino, Ernesto Balducci, Bartolomeo Sorge, Mario Reina, Armido Rizzi…  Amiche e amici dialoganti con i nostri leader e con le nostre (acliste) figure di pensiero; tutti amici ed estimatori, per dire un solo nome, di Giovanni Bianchi.

Nell’incontro, in piattaforma – Covid causa, ma anche per collegare molte realtà distanti – si è parlato di David Maria Turoldo così come viene raccontato da un’altra figura aclista (Paolo Bertezzolo) che ne ha attraversato soprattutto testi editi traendone l’immagine di questo “Turoldo, Lazzaro dell’Amore” che approda in questi giorni alla distribuzione per i tipi dell’editrice Mazziana.

Aclista sin dai tempi di G.A. sarà anche l’intervistatrice, Mariangela Maraviglia, storica con al suo attivo ricerche su Achille Grandi, Primo Mazzolari, Adriana Zarri, Maria di Campello e su Davide stesso, con la biografia generale “David Maria Turoldo. La vita, la testimonianza (1916-1992)”, per i tipi di Morcelliana.

E di un aclista è stata anche l’apertura: Renzo Salvi il quale è stato autore del primo volume di ricerca sulla figura di Turoldo (2006) osservato secondo la caratterizzazione della testimonianza narrata della fede: “Davide. La Parola, la comunicazione”, per Cittadella Editrice.

L’incontro ha aperto un fine settimana in cui si sono rincorsi – per il trentesimo anniversario: 6 febbraio – eventi presso il Centro Studi della Casa natale, a Coderno di Sedegliano, in Friuli, presso San Carlo al Corso, a Milano, presso Sotto il Monte: tutti per iniziativa o in collaborazione con l’Ordine dei Servi di Maria.

Renzo Salvi, presidente Amici della Cittadella (Assisi)